La villa Romana del Tellaro Noto Antica Eloro I Santuari Castelluccio Vendicari
Uscendo dal centro storico ed imboccando la strada per il
cimitero della città, si gira a destra e poi a sinistra per
la strada di contrada Zupparda. Superato l'incrocio Noto-Pachino,
dopo pochi metri si devìa a destra, percorrendo tutta la strada
fino al bivio. Si svolta a destra e dopo un centinaio di metri
si scorge, a sinistra, la colonna Pizzuta o Piliere, che faceva
parte dell'area cimiteriale della città di Eloro. La colonna ha
una forma quasi cilindrica, è alta circa 10 metri ed è posta su
una base a gradini. E' la parte superiore di un ipogeo, dove
sono stati rinvenuti un lettino funerario e una poltrona,
interamente scavati nella roccia, uno specchio e alcune monete
raffiguranti il re Ierone II, tutti elementi che fanno risalire
il sepolcro all'età ellenistica (III sec a.C.). Pochi
chilometri oltre, seguendo la segnaletica, si giunge ad Eloro,
che sorge su una bassa collina, limitata ad est dal mare Ionio
e a sud dal fiume Eloro (Tellaro).
Circa 700 anni prima di Cristo i Corinzi siracusani edificarono
una cittadella militare, poi dotata di una poderosa cinta muraria,
nel VI sec a.C. La città fu dotata di un Santuario,
dedicato a Demetra e Kore, o Koreion "extra moenia" (VI sec. a.C.),
in parte ricostruito nel Museo Civico, poi di un Asklepeion o
Sanatorio dedicato al dio Esculapio, con annesso thesaurós
(IV sec. a.C.), di un tempio di Demetra (III sec. a. C.), di un
piccolo teatro greco (IV sec a. C.), in parte scavato nella
collina, a sud, ed in parte costruito in muratura. Nel II sec.
a.C. Eloro fu dotata di una stoà/porticus di stile dorico.
Nell'angolo sud orientale del circuito urbano era stata, in
epoca greca, edificata una fortezza, il Castellum, citato da
Plinio il Vecchio (I sec. d.C.). Su questo sito il conte
Blasco Alagona, nel 1353, fece edificare una torre di avvistamento.
L'agorà della città di Eloro, centro politico e commerciale, è attraversata dalla Via principale, che immetteva il viaggiatore nella Via Elorina per Siracusa.