La villa Romana del Tellaro Noto Antica Eloro I Santuari Castelluccio Vendicari
Dal centro città immettendosi sulla strada Noto - Pachino, si arriva al ponte sul Tellaro, per poi deviare a destra. A circa 100 metri, in contrada Caddeddi (come segnala il cartello), si trova la Villa Romana del Tellaro, importante tassello archeologico della storia siciliana nel Basso Impero.
Fra il IV e il V secolo la Sicilia subisce un rilancio strategico che ne
fa l'avamposto per la penetrazione di Roma nel Nord Africa e nel
Mediterraneo, e un rinnovamento economico promosso dalla funzione di
fonte alternativa di derrate alimentari. Inoltre, dopo la riforma
amministrativa di Diocleziano del 297 d.C., volta a decentrare
l'amministrazione statale, il vicariato (il governo cioè di una
diocesi amministrativa incorporante pił province) diveniva una
carica ambita per la nobiltà romana, e le proprietà fondiarie
"in loco" un incentivo per monopolizzare le cariche del governo
provinciale. Così la Sicilia cominciò ad essere
frequentata dalla nobiltà romana di alto lignaggio (sia per
ragioni pubbliche che private) che, per gestire meglio i loro
interessi, cominciarono a costruire grandiosi complessi residenziali
sui loro latifondi. Si trattava di impianti sontuosi, come la Villa
di Piazza Armerina, lussuose oasi per le tappe ispettive in
proprietà africane, o dimore stabili per una classe ricca e
avida di potere, sempre più radicata nei luoghi da amministrare.
La Villa Romana del Tellaro, a Ovest di Eloro, presso il fiume
Tellaro, è tra questi edifici: dimora regale, dotata di mosaici
simili a quelli più noti di Piazza Armerina, tra cui medaglioni
musivi a corone d'alloro nel peristilio, un quadro ispirato all'Iliade,
scene di caccia, e molto altro ancora.
Per gli esperti i pavimenti musivi sono i più belli e artistici
d'Italia e sono divisi in vari registri musivi, che rappresentano scene
di caccia, il riscatto del corpo di Ettore ed altri temi. La datazione
della Villa è legata al rinvenimento di monete di Imperatori
Romani del IV sec. d.C. La Villa probabilmente aveva una superficie di
circa cinque mila metri quadrati. Fu distrutta da un incendio, com'è stato
possibile arguire dall'esame delle assise di base del fabbricato
ottocentesco.